Le musiche scelte per la realizzazione di questo CD si integrano e si completano vicendevolmente fino a creare un vero e proprio programma da concerto, comprensivo, come nelle migliori tradizioni concertistiche, anche del bis. Teodori perpetua con queste musiche la sua vena evocativa che emerge in tutta la sua completezza nel poemetto bucolico "Lungo Tenna": un viaggio nel cuore della sua terra e delle tradizioni di cui essa era permeata, visto con gli occhi di chi guarda ai tempi che furono con nostalgica poesia. I brevi richiami ai temi musicali della tradizione, anche religiosa, bene si integrano alle armonie mai scontate di un autore che potrebbe essere definito un classico - moderno.

Nel concerto per chitarra e nel brano per oboe/corno inglese e pianoforte, Teodori esplora l'estensione tutta degli strumenti chiedendo di alternare lirismo a fraseggi molto ampi, fino all'esaltazione della tecnica più ardua; sonorità intime alternate ad altre ben più dure e taglienti. Il tutto nel rispetto delle sue idee e dei temi a lui cari.

Ma è il bis che solitamente più rimane nelle orecchie del pubblico che assiste ad un concerto, anche per scelte un pò "ruffiane" da parte degli esecutori. Ed anche in questo caso la pioggia di note che si sussegue in un altalenarsi di stanche risalite e folli discese evoca benissimo l'ebrezza delle velocità adrenaliniche proprie delle "Montagne Russe".